Single o solo?

Single o solo?




Le nostre giornate possono definirsi impegnative, il lavoro e lo stress non lasciano molto tempo ad altro.

Ciononostante, ogni giorno è destinato a giungere al termine.

Torni a casa, fai una doccia, prepari una cena frugale e poi serata davanti alla tv.

È un programma standard nelle case dei single.

Se si è soli, non si ha molta voglia di cucinare chissà cosa...

Se si è soli, la tv aiuta a non pensare...

Magari vorresti invece parlare della tua giornata, condividere un tuo stato d’animo o semplicemente ricevere un abbraccio, un sorriso.

Non puoi, sei single.

“La mia libertà è sacra, voglio poter fare ciò che voglio…”

Ho sentito infinite volte questa frase, spesso l’ho anche pronunciata.

Ciò non toglie che, avere la libertà di fare ciò che si vuole, alla fine si riduce al programma descritto prima.

Ciò ti rende felice?

Hai conquistato la tua libertà, ma sei solo.

A volte l'idea della coppia viene vista come un limite alla propria libertà.

E se invece fosse un’espressione più ampia della nostra libertà?

Molte volte io stessa ho affermato di bastare a me stessa, e lo credo ancora adesso.

Al contempo non posso fare a meno di riflettere sullo status di "single", che per l’appunto è anche il mio.

Quando l'età dei 20 anni diventa un ricordo lontano, le cose cominciano a cambiare: ti rendi conto di non avere più tutta la vita davanti, perché realizzi di essere già a metà strada.

Cosa hai costruito?

Con chi condividi ciò che ti turba o ti appassiona?

Le tue giornate continuano a trascorrere tutte uguali, tu continui ad immergerti nel lavoro, tentando di sfuggire al fantasma del tempo che passa inesorabile e non torna più.

“Fallire la propria vita è un diritto inalienabile”.

Ma è davvero questo a cui miri?

È un prezzo che sei disposto a pagare?

Se istintivamente la tua risposta è SI, fai a te stesso un favore: chiediti perché e metti da parte l'orgoglio.

A cosa ti serve dunque questa fantomatica libertà?

Ti ritrovi a condividere i tuoi stati d'animo sui diversi social, a trascorrere weekend e vacanze con qualche amico, che è da solo come te.

Si, perché non è naturale stare da soli, quindi si cercano inevitabilmente dei palliativi.

Rispetto ai lontani 20 anni dovremmo avere esigenze diverse, invece molti sembrano essersi fermati lì.

Come potremmo avere oggi gli stessi interessi che hanno i ragazzi?

Siamo adulti, dovrebbero esserci differenze sostanziali tra noi e loro, altrimenti c'è qualcosa che non va.

Può darsi quindi che, dietro il desiderio di libertà, si nasconda invece la paura di soffrire.

Se guardiamo le coppie di oggi, in effetti c'è poco da stare allegri.

Si convive, ci si sposa, poi si torna nuovamente ad essere single.

Sembra che oggi non funzioni e non duri più nulla.

Stare in coppia può essere complicato, ma da soli sicuramente non si costruirà nulla.

Rimarrai chiuso nei tuoi pensieri, dovrai affrontare ogni situazione da solo, anche quando non vorrai.

Se i tuoi genitori non sono separati, guarda loro: cosa provi?

Loro hanno costruito una famiglia, e tu?

Ciò che costruisci nel presente, rappresenterà il tuo futuro!

Quest’ultimo non apparirà per magia sul tuo cammino, sarà frutto delle tue scelte di oggi.

E se tu non stessi costruendo nulla?

Se ti ponessi la domanda: “cosa ho costruito di importante nella mia vita”, cosa risponderesti?

Probabilmente la tua risposta non sarebbe molto diversa dalla mia.

Forse sarebbe meglio fermarsi, guardare con coraggio la realtà e riflettere.

È opportuno cambiare ciò che non va, e smettere di vivere ogni giorno come se si stesse scappando da un destino inevitabile.

Se ti immagini tra 10 anni, cosa vedi?

Credi che sarà cambiato qualcosa?

Se ti stai illudendo in tal senso, pensa a 10 anni fa: era diverso?

Hai fatto progressi da allora?

Comprendi ciò di cui sto parlando?

Fino a quando potrai scappare?

Se non sarai tu a pensare alla tua vita, non ci penserà nessuno.

Anche se affrontare la realtà è doloroso è bene farlo, lo devi a te stesso.

Ciò non significa scegliere una persona a caso per non rimanere da solo, ma cercare di costruire un rapporto vero, con qualcuno con cui valga la pena farlo.

Scegli una persona che ti completi, che ti comprenda, che ti sostenga: scegli una persona che vedresti e che vorresti al tuo fianco, non come passatempo, bensì per tutta la vita.

Qualcuno disposto a restarti accanto non solo nei momenti felici o nei periodi rosei, ma anche nelle difficoltà, nei periodi di malattia, nei momenti più bui.

Scegli qualcuno con il quale sai che non ti sentirai mai solo!

Se ci pensi, Dio stesso non ci ha creati per stare da soli, ci sarà un motivo.

La vita è dura e piena di sfide, se non si ha accanto la persona giusta è davvero meglio stare da soli.

Non permettere alle delusioni del passato di controllare il tuo presente, compromettendo o annullando il tuo futuro!

Non rimandare più!

Sei l’unico ad avere il potere di non fallire, l’unico a poter decidere se essere felice o meno.

Rimedia, prima che sia troppo tardi.

  

 


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