Piccoli scrittori
Piccoli scrittori
Racconti brevi, scritti da alunni di scuola primaria, che hanno
partecipato al mio progetto "Piccoli scrittori".
Jack il perduto
C’era una volta un bosco isolato, il "bosco delle creature assassine”.
Lì viveva un vecchio signore di nome Jack,
soprannominato “il perduto”.
In una notte di luna piena, Jack si
addormentò accanto ad un pino; nel cuore della notte si svegliò e vide una creatura
con un coltello in mano.
Piano piano si avvicinò a lui, con un
gesto lesto gli prese il coltello e lo colpì alla gola.
La creatura si allontanò, lasciando Jack
sanguinante a terra.
Nel cimitero, sulla tomba di Jack il
perduto, c’era il coltello con cui era stato ucciso.
Uno spazzino che puliva quella zona lo
prese: in quel momento Jack il perduto si risvegliò, prese il coltello dalle
mani dello spazzino e lo uccise, poi si diresse verso il bosco delle creature
assassine.
Un boscaiolo voleva buttare giù la sua
casa vecchia e decadente: Jack gli sparò, poi gli tagliò la testa per mangiarla
alla coque.
Jack andò in città, era una notte di luna
piena.
George, un bambino di 15 anni stava
passeggiando in centro, la città si chiamava Oscura.
Nella città Oscura c’era un castello pieno
di mostri, Jack si diresse lì.
Incontrò un mostro che aveva in mano un
machete, si chiamava Zygard.
George arrivò al castello, lo spirito di
Jack prese il controllo della sua mente e lo spinse a prendere un blocco di
radiazioni solide, con il quale si diede fuoco.
Provocò un’esplosione nucleare e tutta la
città fu distrutta.
In tutto il mondo ci fu un’apocalisse di
mutanti e zombie.
Morale del racconto:
Mai toccare i coltelli che non sono
nostri.
Autore: David (4°A)
L’uomo di fuoco
C’era una volta un ragazzo che veniva bullizzato, era stato soprannominato “rifiuto umano”.
Un giorno andò nel laboratorio della
scuola e scoprì una miscela aliena.
Il giorno dopo la miscela lo morse, il
ragazzo si arrabbiò e cominciò a diventare di fuoco.
Il morso lo trasformò in una specie di
extraterrestre.
La sua casa esplose ed anche i suoi
genitori, lui venne adottato.
Da allora fu chiamato l’uomo di fuoco:
cresceva in altezza ogni due mesi, ormai aveva raggiunto i 2 metri.
Un giorno fu attaccato dall’uomo d’acqua,
poi dall’uomo d’erba.
Cominciarono a combattere, l’uomo di fuoco
rischiò di morire: decise quindi di prendere un vulcano come suo quartier
generale.
L’uomo d’acqua si insediò nell’oceano e
l’uomo d’erba nel bosco più grande del mondo.
Un giorno si sfidarono di nuovo, tutti
erano cresciuti in altezza di un altro metro.
La lotta fu dura, ma alla fine avevano
ancora i loro poteri.
L’uomo di fuoco si arrabbiò tantissimo
perché non riusciva a vincere, quindi diede fuoco a tutti provocando
un’esplosione.
Morirono tutti.
Morale del racconto:
Usate il fuoco con prudenza.
Autore: Mattia 4°A
Bill
ha paura
C’era una volta un ragazzo di nome Bill, odiava la scuola e stava sempre a casa.
Un giorno successe una cosa orribile: la
porta si aprì da sola, Bill si spaventò e si infilò sotto le coperte.
La porta si aprì nuovamente, terrorizzato
Bill si nascose sotto al letto.
Entrò uno sconosciuto, che vide il suo
piede spuntare da sotto al letto.
A quel punto entrò un altro uomo che,
vedendo il primo intruso, prese la pistola e gli sparò.
Bill era sempre più spaventato, l'uomo gli
chiese se stesse bene, poi se ne andò.
Bill rimase sotto al letto, paralizzato,
poi andò nel bosco.
Lì vide un orso affamato, quindi scappò
via dal suo territorio e si nascose in un cimitero.
L’orso non lo trovò più, Bill si
addormentò.
La mattina si svegliò e vide l’orso che
mangiava una testa: era familiare, si accorse che era la testa di sua madre.
Bill fuggì e tornò a casa.
Morale del racconto:
Mai scappare da casa.
Autore: Joshua 4°A
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