Realtà virtuale ed incontri online

 

REALTA’ VIRTUALE ED 

INCONTRI ONLINE

 



La comunicazione al giorno d’oggi è diventata alquanto complicata, ci stiamo abituando a vivere in un mondo sempre più virtuale, artificiale.

Siamo sopraffatti da una realtà fittizia, che altera ogni giorno tutto ciò che ci circonda.

Immersi costantemente nei social, siamo esposti all’ingannevole proiezione di una vita apparentemente perfetta, e alla spasmodica corsa per conseguire la realizzazione di quest’ultima, pur consapevoli  del fatto che si tratta solo di un'illusione.

Ogni giorno condividiamo un po’ di tutto: paesaggi incantevoli, piatti ricercati, avvenimenti importanti, citazioni profonde.

L’elemento chiave rimane uno, comune a tutti: rendere qualsiasi cosa assolutamente perfetta, ricorrendo a filtri e modifiche di ogni tipo: vengono accentuati colori e contrasti di ogni immagine, al fine di rendere qualsiasi contesto a dir poco spettacolare.

Una vetrina ineccepibile, dove non sono ammessi difetti di alcun tipo.

Una realtà falsata, che non risparmia neanche la nostra stessa persona: tendiamo infatti a modificare persino il nostro aspetto fisico, al punto che il più delle volte si stenta a riconoscerci, come anche a riconoscere i propri amici.

Come se ciò non bastasse, propiniamo amicizie e rapporti di coppia felici quanto inesistenti: la famiglia del Mulino Bianco in confronto non è nulla.

Ed ancora: quante volte rispondiamo ai commenti con emoji sorridenti o emozionate, mentre le espressioni del nostro viso rimangono invece inalterate…

Senza accorgercene, siamo quindi riusciti a creare la nostra realtà virtuale personale, all’interno della realtà virtuale già esistente.

Essa somiglia molto a ciò che desideriamo, ma non rispecchia affatto il nostro modo di essere, né tantomeno la realtà delle cose.

È come se sentissimo l’esigenza di passare ogni immagine sotto un riflettore speciale che rende tutto scintillante, come se si osservasse ogni cosa attraverso un caleidoscopio.

Ma da dove nasce questo bisogno di raggiungere questa fantomatica perfezione?

Credo nasca dai prototipi e modelli lanciati dai mass media, e soprattutto dagli attuali influencer.

Questi ultimi, sui diversi social pubblicano di continuo contesti sfarzosi, abiti griffati, eventi mondani, macchine e case di lusso.

I loro consigli riguardano per lo più banalità, eppure riescono a far sentire inadeguate tantissime persone, come se non fossero mai all’altezza di nulla e conducessero una vita misera.

Per non parlare dell’era del silicone e della chirurgia plastica, oggi affiancata da infinite app su telefoni e computer, che garantiscono i medesimi risultati, per quanto solo a livello virtuale.

Ma tanto basta, le nostre vite in fondo si svolgono tutte lì.

In tal modo, anche chi non è intenzionato a sottoporsi al bisturi, ha la possibilità di vedersi e mostrarsi come se l’avesse fatto.

Malgrado ciò, si è costantemente combattuti tra l’obbligo implicito di doversi adeguare al mondo moderno, e il desiderio di poter avere la libertà di essere sé stessi.

È come se fossimo stati programmati a diventare una sorta di cloni della nostra persona, la bella copia di noi stessi.

Al contempo però, fotocopie di tutti gli altri ideati in serie, seguendo prototipi fisici e comportamentali già prestabiliti.

È come se avessimo un bavaglio psicologico ed inibitorio, che limita persino la nostra personalità.

Nonostante tutto, interiormente conserviamo la nostra natura, la nostra diversità gli uni dagli altri e soprattutto la nostra autenticità.

Tutto questo ha alterato anche i rapporti interpersonali, già seriamente compromessi dall’ingresso dei social media anni fa.

Se prima non si riusciva a comunicare, adesso è diventato praticamente impossibile.

D’altronde, se mostriamo foto in cui sembriamo perfetti (lineamenti del viso modificati, occhi e capelli di un colore diverso, imperfezioni sparite, denti bianchissimi, etc) come potremmo mai sentirci liberi di mostrarci al naturale?

Gli incontri online prendono quindi sempre più piede, rendendosi quasi indispensabili.

È solo un altro mondo in cui si può continuare a mantenere questa maschera di perfezione, che consente di sentirsi sicuri.

Al di là dei siti di ricerca di incontri frivoli, relazioni extraconiugali e scambi di coppia, ci sono chat riservate a persone serie.

Sono frustrate e disorientate, molti si appellano all’ultimo barlume di speranza rimasto come assetati in un deserto.

È stato interessante constatare in prima persona cosa cercano queste persone: qualcuno che si mostri per ciò che è realmente, senza alcuna finzione, e che sia disposto ad accettarli per ciò che sono.

Dietro questo mondo fittizio, si cela dunque un profondo bisogno di umanità, di sentimenti, persino di imperfezione, oltre all'abissale senso di solitudine.

Nessuno ti chiede come stai, nessuno sembra interessarsi a te.

Forse perché sui social conduci una vita apparentemente felice e super fashion...

"Non pubblicare mai stati d'animo personali, non dire mai la verità, sii sempre sorridente e positivo".

Anche questa è una tacita regola del mondo virtuale, ma sorge spontanea una domanda: se la tua vita si svolge prevalentemente o esclusivamente lì, a chi racconti come stanno veramente le cose?

Con chi parli quando stai male, quando sei triste o ti senti solo?

Con nessuno: reprimere le emozioni sembra essere parte di questo macabro gioco.

Vivere questa sorta di vita parallela, porta spesso ad aver voglia di urlare la solitudine che si ha dentro.

Non c’è nulla che vada bene, ci si sente soffocare, quasi svanire.

Ci si sente liberi di esprimersi solo quando si è da soli, anche se non si ha nessuno con cui farlo.

Proprio per questo molti sono alla disperata ricerca di un’altra persona con cui poter condividere i propri stati d'animo, i propri sogni ma anche pensieri e ferite, la quotidianità, il proprio vissuto.

Paradossalmente ci si ritrova a fare i conti con le proprie ferite, che tendono a frenarci in questa ricerca, in quanto sopraggiunge la paura di mettersi in gioco e rimanere delusi.

Comunque sia, la speranza che continua a motivarci dimostra di essere sempre più forte.

Giorno dopo giorno, ci avventuriamo quindi in un mondo artefatto che non ci somiglia affatto, ma nel quale siamo costretti a vivere.

Siamo tutti eroi, siamo tutti sopravvissuti.

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